• Fondamenti di SEO

Con quale frequenza Google indicizza i siti web?

  • Felix Rose-Collins
  • 4 min read

Introduzione

Vi è mai capitato di premere "pubblica" su un post del blog e poi correre su Google per vedere se è già apparso?

Lo abbiamo fatto tutti, soprattutto se state cercando di far crescere il vostro business online, ma in realtà quello che state aspettando è una cosa chiamata indicizzazione. È il modo in cui Google legge e memorizza le vostre pagine web per farle apparire nei risultati di ricerca.

Ma quanto spesso Google indicizza i siti web? E quanto tempo bisogna aspettare prima di farsi prendere dal panico? Vediamo di spiegarlo in parole povere, senza gergo tecnico e senza giri di parole.

Prima di tutto: cosa significa "indicizzazione"?

irst Things First

https://pixabay.com/photos/google-on-your-smartphone-1796337/

Quando Google indicizza una pagina, la aggiunge alla sua enorme biblioteca digitale in modo da poterla mostrare alle persone quando cercano qualcosa di rilevante.

Pensate a Google come a un bibliotecario: trova il vostro sito web, legge il contenuto e poi decide se (e dove) archiviarlo, un processo alimentato da piccoli bot chiamati "crawler" che scansionano costantemente Internet alla ricerca di aggiornamenti.

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Ma c'è un problema:

Il fatto che Google visiti il vostro sito web non significa che indicizzerà ogni pagina. Potrebbe saltare quelle troppo simili ai contenuti esistenti, di bassa qualità o accidentalmente bloccate da un tag "noindex" o da un file robots.txt non aggiornato.

Quindi... Con quale frequenza Google indicizza effettivamente i siti web?

Risposta breve: Dipende.

Risposta più lunga: Dipende da alcuni fattori specifici, come il grado di attività del sito, l'autorevolezza del sito e la sua solidità tecnica.

Mettiamola così:

I siti web di grandi dimensioni (come BBC News o ASOS) possono essere sottoposti a crawling più volte al giorno.

I siti più piccoli o più recenti (come la maggior parte delle aziende locali) possono essere indicizzati solo ogni pochi giorni o addirittura settimane.

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Se il vostro sito cambia raramente, è improbabile che Google passi di qui spesso, e questo va bene se non aggiungete molti nuovi contenuti.

Ecco una statistica che potrebbe aiutarvi a pianificare i vostri sforzi SEO:

Secondo Rankulate, in media l'88,8% degli aumenti permanenti di almeno 1 posizione nel ranking delle parole chiave si verifica entro le prime 8 settimane dall'ottimizzazione, quindi se avete apportato delle modifiche, concedete un po' di tempo.

5 fattori che influenzano la frequenza di indicizzazione del sito da parte di Google

Se desiderate che Google si faccia vivo più spesso (e noi pensiamo che sia così), ecco i fattori chiave che influenzano la frequenza delle sue visite:

1. Autorità del sito web

I siti che godono di una buona reputazione (backlink forti, contenuti utili e un po' di anzianità) sono più apprezzati da Google. Se Google si fida del vostro sito, lo visiterà più spesso per vedere le novità.

2. Contenuti freschi

La pubblicazione di nuovi post sul blog, l'aggiornamento di pagine esistenti o l'aggiunta di risorse indicano a Google che il vostro sito è attivo, il che è un segnale per effettuare il crawling più spesso.

3. Salute tecnica

Un sito pulito, veloce e mobile-friendly è più facile (e meno costoso) da scansionare per Google. Se il vostro sito è lento, rotto o confuso da navigare, Google potrebbe semplicemente... non preoccuparsi. Tenete in ordine la vostra tecnologia.

4. Budget di crawling

Ogni sito ha una sorta di "budget di crawl". Se avete più di 500 pagine e un sacco di contenuti duplicati, Google potrebbe non riuscire a scansionarle tutte. Aiutatelo dando priorità alle pagine importanti e abbandonando quelle che non devono essere indicizzate.

5. Collegamenti interni

Avete un ottimo post sul blog ma avete dimenticato di linkarlo da qualche parte? Si tratta di una pagina orfana e Google potrebbe non trovarla mai; i link interni sono come segnali al neon per i crawler. Usateli con saggezza.

Come controllare se Google sta indicizzando il vostro sito

Non c'è bisogno di essere un tecnico per scoprirlo.

Basta andare su Google Search Console (è gratuito e se non lo usate ancora, dovreste farlo!). Lì è possibile vedere quali pagine sono state indicizzate da Google.

Verificare la presenza di eventuali errori o avvisi

Nel Rapporto di copertura è possibile vedere quali pagine sono state indicizzate, quali presentano problemi e quando sono state scansionate l'ultima volta. Se si desidera controllare una pagina specifica, lo strumento di ispezione degli URL è la soluzione ideale. Vi mostrerà la data dell'ultimo crawling, se la pagina è indicizzata e se ci sono problemi che ne impediscono la visualizzazione nella ricerca.

Utilizzare lo strumento di ispezione degli URL

Se vi sentite più tecnici, potete anche immergervi nei log del vostro server per vedere l'attività di Googlebot. Questi registri mostrano l'ora esatta in cui i bot di Google hanno visitato le vostre pagine, ma interpretarli può essere un po' complicato, a meno che non siate esperti di dati del server.

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Esistono anche strumenti di terze parti, come Ahrefs, SEMrush e Screaming Frog, che possono fornire informazioni sul crawling e sull'indicizzazione; tenete però presente che questi strumenti osservano dall'esterno, quindi i loro dati potrebbero non essere così precisi come quelli ottenuti da Google Search Console.

Se Google non effettua visite da un po' di tempo o ha saltato una pagina che vi interessa, questo strumento può aiutarvi a richiedere un nuovo crawling.

Come aiutare Google a indicizzare il vostro sito più spesso

Volete che Google passi più spesso? Ecco alcuni modi collaudati per dargli una leggera spinta:

  • Mantenete i vostri contenuti freschi (anche i piccoli aggiornamenti sono utili)
  • Inviate la vostra sitemap in Google Search Console
  • Correggete i link non funzionanti e gli errori di crawl
  • Utilizzate i link interni per evidenziare i nuovi contenuti
  • Creare backlink da siti affidabili (anche quelli locali sono utili).

Pensate a come mantenere la facciata del vostro negozio pulita e ben illuminata: se il vostro sito è attivo, utile e facile da navigare, Google continuerà a tornare e le vostre classifiche vi ringrazieranno per questo.

Non è necessario fare il massimo ogni giorno. Caricate un blog una o due volte alla settimana. Questo sarà sufficiente per mantenere il vostro sito fresco.

Pensiero finale: Google non si dimentica di voi, ma vi dà delle priorità

Se il sito web della vostra attività locale è un po' una città fantasma digitale, non c'è da sorprendersi se Google si ferma solo una volta ogni tanto, ma questo è un problema che potete risolvere.

Mantenete il vostro sito vivo con contenuti freschi, collegamenti interni chiari e una configurazione tecnica pulita: col tempo, Google inizierà a prestare maggiore attenzione.

Felix Rose-Collins

Felix Rose-Collins

Ranktracker's CEO/CMO & Co-founder

Felix Rose-Collins is the Co-founder and CEO/CMO of Ranktracker. With over 15 years of SEO experience, he has single-handedly scaled the Ranktracker site to over 500,000 monthly visits, with 390,000 of these stemming from organic searches each month.

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